Questo articolo non è stato scritto con l’obiettivo di fare kink shaming (giudicare chi possiede un determinato kink, magari con lo scopo di farlx vergognare o direttamente discriminarlx), ma con la genuina curiosità di una persona che guarda un fenomeno avvenire davanti i propri occhi e ne resta incredulx, o quantomeno perplessx (sono io la persona in questione!!!).
Partendo sempre dal presupposto: sbirr1 merd3, 1312 eccetera… come ci spieghiamo il fetish della polizia? più specificatamente, dell’uniforme?
Innanzitutto l’uniforme dovrebbe servire, secondo logica, ma anche secondo un’area di studi che si chiama sociologia della polizia (mi rendo conto che faccia ridere, ma esiste per davvero), tra le varie cose, a simboleggiare lo SPIRITO DI CORPO che lega le persone facenti parte delle forze dell’ordine. L’uniforme crea il famoso stacco noi/loro. Banalmente, serve ad affermare nella maniera più chiara ed evidente chi può fare alcune cose e chi no. Di conseguenza, viene associata all’uniforme tutta una serie di simboli di autorità e di presunto senso del dovere di questi individui presumibilmente votati a preservare la sicurezza della popolazione.
Inutile fare un discorso sull’evidenza secondo cui nemmeno gli sbirr1 stessi sanno a cosa serve il loro lavoro e ognuno di loro si muove secondo pulsioni fasciste e/o nazionaliste, in linea con una serie di concetti che per me non hanno alcun significato come l’ordine, il decoro e la patria - ci sono persone e movimenti che hanno esposto queste teorie in maniera molto più lineare e completa di come potrei fare io; e comunque l’articolo non parla proprio di questo hehe…
Il focus in questa sede, quindi, è sul perché, e in che modo, una serie di persone trovano sexy la divisa da sbirro.
Nel pormi questa domanda, una prima risposta che mi sono datx è una distinzione tra due tipologie di motivazione che possono stare ipoteticamente dietro al kink: da una parte, persone che godono del roleplaying con sbirro con un intento dissacrante, parodistico, molto spesso con la persona vestita da sbirro in posizione subordinata; dall’altra, persone che godono dello sbirro in posizione dominante, quindi inscenando un siparietto abbastanza serio, perché vicinissimo alla realtà.
Per quanto riguarda il primo caso in cui lo sbirro è sub….bhe…. letteralmente fuck the police???
Il gioco, infatti, è quello di mettere in scena un ribaltamento della meccanica di potere, rovesciare un assetto di oppressione presente nella nostra realtà quotidiana.
Il kink, in questo caso, quindi, prende la forma di strumento di comprensione e di ipotetica/inscenata liberazione da un’oppressione molto concreta. Non stupisce, infatti, che l’indossare la versione feticizzata, direi froc1ficata, della divisa sia una pratica molto diffusa negli ambienti gay.
Quando, invece, anche nello scenario kinky è lo sbirro a dominare, mi viene da fare un’ulteriore distinzione.
Ho la sensazione che una parte di persone che prova piacere nel farsi dominare da unx partner vestitx da sbirro sia interessata alla pratica per una sorta di desiderio di escapismo/esorcizzazione della realtà: in questo senso far diventare sexy l’oppressore potrebbe funzionare per esorcizzare/digerire l’oppressione che questo perpetra nella nostra vita quotidiana.
Un’altra parte di persone, invece, credo sia genuinamente attratta dal potere e dall’autorità. Nel gioco, dunque, potrebbero aggiungersi anche dei dettagli che hanno a che vedere con il degrading kink o con il consent play.
degrading kink = quando qualcunx trova sexy/eccitante essere umiliatx durante un rapporto sessuale
consent play (o CNC) = pratica molto intensa in cui la persona gode (consensualmente, previo accordo precedente) della messa in scena di un abuso, di un rapporto sessuale non consensuale da parte del, o dellx, partner (prevede il concordare una safe word che pone fine alla pratica nel caso in cui le persone coinvolte si sentano a disagio o in pericolo)
In questo caso, insomma, è come se l’oppressione non sia più inquadrata nella preoccupante ottica sistemica in cui è configurata nella vita reale, ma prende la forma di un roleplaying che non ha a che vedere con le implicazioni politiche dell’essere sbirro, quanto con il ruolo dominante che lo sbirro ha concretamente nella vita reale e simbolicamente nell’immaginario comune. La parte attraente, in questo caso, non è tanto la parte sbirra in sè, quanto l’aura di autorità e di intransigenza, ma anche di violenza, che la divisa conferisce a chi la indossa.
Il discorso sulla BDSMizzazione degli abusi di potere degli sbirri, tuttavia, non è stato accennato con lo scopo di perpetrare il già presente e bigotto stigma sulle pratiche BDSM, quanto più per inquadrare la faccenda e dare banalmente i nomi alle cose.
In ogni caso, non penso sia necessario, mandatorio, spiegare i motivi che si celano dietro le proprie pulsioni sessuali. Anzi, direi serenamente che non dobbiamo rendere conto a nessunx di cosa ci fa eccitare e cosa no.
Questo kink in particolare ha generato (in me?) una riflessione che ha a che vedere con la domanda, per me molto interessante: si può trovare attraente qualcosa che politicamente si disprezza?
e non con la domanda: ma che problema hanno quellx che trovano attraente qualcosa che IO o che loro disprezzano?
Finchè il kink resta confinato alla sfera sessuale, pubblica o personale che sia, e non genera una glorificazione delle forze dell’ordine e di quanto sono UTILI quando picchiano le persone migranti o fischiano le sex workers per strada….oppure non confonde le acque riguardo i veri motivi e le vere dinamiche che intercorrono tra sbirri e cittadinx………..direi tutto ok, no????
In conclusione, per quanto io mi possa sforzare di comprendere, non sono sicurx riuscirò mai a trovare attraente uno sbirro, simulato o vero, quindi che dire…….no sex with cops (brutalismus 3000)????? fatemi sapere….
[Consiglio bellissimo libro sugli sbirri: Polizia e migranti in città: negoziare il confine nei contesti locali di Giulia Fabini]