Ciao paperettx, oggi vi accompagnerò nell’ennesima spirale ossessiva riguardante il fenomeno pop del mese.
Il lato positivo stavolta è che, fortunatamente o sfortunatamente, non sono l’unica persona ad essersi fissata con la faccenda/il personaggio di Jojo Siwa nell’ultimo periodo; quindi, almeno in parte, probabilmente sapete di cosa sto parlando.
Siccome, però, com’è ormai noto, interessarsi alle cose in maniera pacata e tranquilla non è una caratteristica del vostro papero, sapete che ho messo tutta la mia videoessayussy nelle ricerche e nella stesura di questo articolo: non ho lasciato nessun intervista inascoltata, nessun contenuto social inscrollato ecc.
Vorrei dire che lo faccio per voi, ma sappiamo benissimo che non controllo la fissa; è la fissa che controlla me. E in questo caso la fissa ha dalla sua parte anche una strategia di marketing notevole, che di certo non mi ha aiutato a togliermi dalla testa la faccenda…
E niente, se volete scendere con me nell’abisso…this is JOJO SIWA EXPLAINED.
CHI È
Per capire alcune controversie è necessario partire con la fatidica domanda: perché e come è diventata famosa?
Il suo trampolino di lancio è stato un reality televisivo chiamato Dance moms, in cui appare per la prima volta nel 2051. In questo programma diverse bambine partecipano assieme alle loro madri ad una competizione di danza. Come potete immaginare, o come avrete visto in una delle diecimila clip virali che girano nell’internet, stiamo parlando di uno di quei reality in cui la gente si scanna, si prende a pizze in faccia, si urla contro, le bambine subiscono body shaming e sono incoraggiate ad essere in competizione tra loro nella maniera più tossica possibile ecc.
Il villain principale di Dance moms è Abby Lee Miller, insegnante di danza che ha fatto di questi abusi la sua personalità.
Non c’è alcun dubbio che il comportamento di Abby nel reality sia problematico su più livelli e che le bambine che hanno partecipato al programma siano state esposte a vere e proprie esperienze traumatiche. Insomma, è uno di quei reality che ha avuto enorme fortuna nei primi anni duemila/duemiladieci e che adesso ci inquieta perché ci chiediamo come sia possibile che una cosa del genere sia stata mai messa in onda.
Jojo partecipa a questo reality e non lo vince; anzi, esce abbastanza presto dalla competizione. Il punto di forza di Jojo, infatti, non è tanto uno straordinario talento nella danza, quanto più la sua personalità, che si rivela da subito monetizzabile.
Da qui in poi, infatti, Jojo diventa a pieno titolo una child star e la sua carriera si muove su più piani da quando firma un contratto con Nikelodeon e inizia la sua carriera di youtuber. Diventa iconica per la sua personalità espansiva, per l’essere sempre up e felice, per la sua coda alta con il fiocco (brand su cui costruirà buona parte della sua effettiva fortuna finanziaria) e per le sue canzoni pop kids friendly.
I suoi prodotti (che con il tempo diventano sempre di più, dai fiocchi alle bambole, magliette, makeup ecc.) vengono venduti da Claire’s e Walmart, per intenderci.
E al momento ha circa 45 milioni di followers su tiktok.
Nella puntata del podcast Call her daddy in cui viene intervistata circa una settimana fa, Jojo racconta alcuni momenti della sua infanzia e delle sue esperienze da child star che, secondo me, ha senso menzionare, ai fini della trama.
Premetto che personalmente, se devo dire la mia, penso che chiunque abbia l’audacia di mettere delle bambine in outfit revealing, ficcarle in contratti lavorativi che le sfruttano all’inverosimile, traumatizzarle in e fuori onda per motivi di “intrattenimento” causando loro traumi su traumi………non sia una bella persona.
Ma Jojo sembra pensarla diversamente.
Innanzitutto, dice che tutte le persone che hanno partecipato a Dance moms, che fossero bambine o genitori, inclusa lei e sua madre, erano pienamente consapevoli di cosa aspettava loro. Insomma, sapevano chi era Abby Lee Miller e che tipo di comportamento avrebbe riservato loro, come sapevano che tipo di programma era Dance moms. Infatti, attualmente, Jojo dichiara di essere in buoni rapporti con Abby e di esser stata fin da piccola in grado di vedere la “bigger picture” (insinuando ci fosse qualcosa di meglio/utile oltre le urla e le situazioni strane, i guess…).
Con questa “le bambine non erano costrette a restare e sapevano a cosa andavano incontro” narrative, Jojo riesce a banalizzare gli abusi e a normalizzarli, mancando completamente il punto.
Dice, inoltre, di non esser stata triste per le volte in cui veniva insultata perché agli ultimi posti della classifica piramidale del programma, perché chi vince riceve solo delle congratulazioni, ma è chi perde che riceve tutte le attenzioni. Si sa che, dopotutto, in uno show di questo tipo, sono principalmente i litigi e le emozioni/reazioni esagerate ad attirare il pubblico.
Sembra tenerci a ribadire che queste non sono considerazioni postume fatte nel recente periodo, ma che la pensava così già ad 11 anni e che, quindi, non ha percepito la sua esperienza a Dance moms come qualcosa di traumatico perché era a conoscenza delle “regole del gioco”.
A me sembra solo una persona gravemente brainwashata dall’industria.
Nel suo normalizzare gli abusi, generalizza a tal punto da affermare:
”If you are a good dancer, you’re not a healthy dancer, you did not have a healthy relationship with your dance teacher, a healthy relationship with dance, you’ve gone through some horrible phases with your body, you’re not a healthy person” […] “Dance moms just puts that on display". I’ve had worse teacher than Abby. She was right, I craved her approval.”
Rincara la dose chiamando l’abuso “tough love”, dicendo che Abby lo faceva per il loro bene.
L’intervistatrice si limita ad assecondarla, confermando che, anche lei, in ogni contesto competitivo in cui è stata, specialmente sportivo, ha visto una situazione simile. Anche lei, quindi, normalizza e non evidenzia la problematicità della cosa, non tirando in ballo nè la categoria di trauma nè quella di abuso. Insomma, mantendosi comodamente sul vago.
In ogni caso, la sua storia inizia con un’esperienza discutibile che la rende famosa e la eleva a role model per le bambine della sua generazione.
CONTROVERSIE PRE-REBRANDING
Oltre al suo rapporto con Abby Lee Miller, Jojo mantiene rapporti di amicizia e collaborazione lavorativa con altre figure dello spettacolo, specialmente dell’internet, abbastanza problematiche.
Tra queste abbiamo James Charles e Colleen Ballinger, entrambi accusati pubblicamente di essere dei chil predators (Colleen Ballinger ha pure fatto la blackface in un video, ma a quanto pare negli Stati Uniti l’hanno fatta tutti, quindi la gente ignora tranquillamente la cosa). Non mi dilungherò sulle loro vicende perché servirebbe un articolo a parte.
In ogni caso, Jojo afferma più volte di essere dalla loro parte e di essere in buoni rapporti con loro e la cosa ci preoccupa anche e soprattutto perché la maggior parte dei contenuti youtube fatti in collaborazione con queste persone, specialmente con Colleen, sono stati girati quando Jojo era gravemente minorenne.
Ultimamente addirittura Trisha Paytas, letteralmente la persona più problematica sul pianeta, si è permessa di criticarla su questa faccenda, problematizzando e definendo inquietante il fatto che Jojo si dichiara pronta ad avere figli (ha già scelto i nomi: Freddie, Eddy e Teddy; ennesima cosa che è stata chiamata cringe da tutto l’internet nessunx esclusx) MENTRE difende dei child predators.
Detto ciò, Jojo è coinvolta in un’altra enorme faccenda problematica, stavolta in prima persona, che merita una sezione a parte.
XOMG POP!
Da interviste, podcast e contenuti social di Jojo non è difficile notare come sia radicata in lei una hardworking mentality turbocapitalista preoccupante e un modo di pensare imprenditoriale, di cui sarebbe facile attribuire le cause alla sua esperienza infantile con Abby Lee Miller. Infatti, si può solo sperare che Abby le abbia lasciato SOLTANTO questa mentalità e non altro.
TUTTAVIA, quando ho letto l’articolo di Rolling Stones riguardo la questione di XOMG POP! mi sono preoccupatx che ci fosse un’eredità più pesante.
L’articolo riguarda Leigha Sanderson e la sua esperienza con la famiglia Siwa.
Leigha Sanders è nata con la spina bifida, una condizione che non ha permesso alla sua spina dorsale di formarsi propriamente. Convive con essa dalla nascita, sottoponendosi ancora ad una serie di operazioni e cure, e convivendo con una serie di problematiche fisiche croniche di vario tipo ad essa correlate.
Nel 2021, all’età di 14 anni, partecipa al reality competitivo Siwas dance pop revolution, le cui vincitrici, scelte da Jojo e sua madre Jessalyn, avrebbero creato un gruppo che sarebbe dovuto diventare la prossima big pop sensation: XOMG POP!.
Leigha dice di essersi approcciata al programma vedendo Jojo come una grande ispirazione ed essendo abbastanza serena rispetto al fare televisione avendo la sua condizione, perché aveva già partecipato a Dancing Queen e l’esperienza era stata solo piacevole. Sua madre, Anjie, dichiara di aver scelto di assecondare i desideri della figlia perché la sua condizione di salute potrebbe farle perdere la possibilità di stare sul palco a fare ciò che ama da un momento all’altro. I Siwa hanno presentato questo programma come un’occasione d’oro da non farsi scappare, e per la famiglia Sanderson questa percezione era amplificata dai motivi appena citati.
Sia Leigha che sua madre descrivono l’esperienza del programma come un incubo: prove durissime e interminabili anche di 9 ore consecutive (informazioni confermate da calendari che sono stati resi pubblici), abusi verbali e incoraggiamento alla competizione spietata. Non solo, Leigha si ritrova ad avere un’altra specifica esperienza traumatica in particolare con Jessalyn, la madre di Jojo.
Jessalyn la costringe a sottoporsi ad intenso stress fisico incoraggiandola a girare un video solo dopo poche settimane da un intervento chirurgico alla spina dorsale. Qualche giorno prima di questo intervento, inoltre, Leigha stava sanguinando dall’ombelico durante una delle prove per una performance che il gruppo avrebbe dovuto fare ai Children’s and Family Emmys, presentato da Jojo. Davanti a questa situazione, Jessalyn la costringe a continuare le prove, consigliandole di indossare un assorbente sull’ombelico per evitare di macchiarsi il costume. Inoltre, sia Anjie che Leigha raccontano di una serie di commenti fatti da Jessalyn sul peso e sul corpo delle bambine; nel caso specifico di Leigha anche commenti abilisti sulle sue presunte mancanze fisiche. Anche Jojo viene descritta come una persona piena di sè, molto dura e cattiva con le bambine, responsabile di aver contribuito alla creazione di un clima pesante e competitivo.
Oltre ai Sanderson, Rolling Stones ha parlato con altre fonti che confermano tutto quello finora affermato e oltre: dicono che le bambine erano incoraggiate a piangere in camera e che come ricompensa di un tale spettacolo addirittura delle volte avrebbero ricevuto delle caramelle e dei giochi nella loro stanza. Una fonte dice: “The highs were high, and the lows were low.” - ricordandomi in maniera inquietante le dichiarazioni presenti nel documentario Quiet on set, che recentemente ha gettato nuova luce su quello che le child stars subiscono/hanno subito nelle varie produzioni di shows per bambinx Nikelodeon.
Dopo la fine dello show, in ogni caso, nell’estate 2021, il gruppo XOMG POP! diventa effettivamente un fatto. Oltre alle attività di danza, prove degli spettacoli, apparizioni in eventi, le bambine producono anche contenuti social, i quali, a detta di Anjie, non vengono adeguatamente retribuiti. Su questo, però, pare che sia la legislazione ad essere fumosa e i Siwa potrebbero esser solo colpevoli di aver utilizzato delle leggi dubbie a loro favore.
Tuttavia, in ogni caso, i Siwa avevano promesso alle bambine 10.000$ alla fine della registrazione del primo album. I Sanderson hanno ricevuto solo 4.000$ perché Jessalyn ha detto loro di aver usato gli altri soldi per pagare il B&B dove alloggiavano.
Infatti, anche se i Siwa avevano affittato una casa, che poi sarebbe diventata la XOMG POP! content house, le bambine non dormivano lì. Anjie dichiara che dopo aver lasciato il fantomatico B&B hanno dovuto addirittura dormire per alcuni mesi su dei materassi gonfiabili sui pavimenti del Kinley’s Dance Studio.
Inutile dire che, come in molte di queste storie, quando Anjie ha iniziato a fare domande e preoccuparsi, Leigha è stata licenziata con effetto immediato.
E inutile anche dire che i Siwa negano tutto e dicono che gli abusi provenivano da Anjie stessa, non di certo da loro.
Altre 4 bambine del gruppo originale vincitrice della competizione hanno lasciato il gruppo XOMG POP! in circostanze misteriose; non vi è nessun vero commento pubblico dei Siwa a riguardo.
Rolling Stones ha chiesto alle madri dei membri correnti di XOMG POP! di commentare la storia di Leigha e hanno mandato tutte dichiarazioni tramite un rappresentante legale dei Siwa, affermando di aver avuto solo esperienze positive con il gruppo.
Dopo che Leigha è stata licenziata, la sua famiglia ha notato che i Siwa stavano usando ancora delle sue immagini nel merchandise. Del 20% dei profitti (che è comunque una bassissima percentuale per un contratto del genere, ci dicono delle persone che ne sanno, interpellate da Rolling Stones) che spetterebbe ai Sanderson da contratto, ovviamente non hanno visto un centesimo.
E voi vi chiederete a questo punto: ma perché non abbiamo mai sentito parlare di XOMG POP!?
La risposta è che il gruppo ha banalmente floppato male. Ancora prima dello scandalo.
E perché nemmeno dello scandalo se ne è sentito particolarmente parlare? Perché la cancel culture non esiste se sei un personaggio ben voluto dall’opinione pubblica.
Dunque perché ne stiamo sentendo parlare ora? Perché il rebranding di Jojo Siwa la sta esponendo ad una valanga di odio online e il lavoro dell’hater richiede anche le capacità investigative che servono per andare a ricacciare uno scheletro nell’armadio di questo tipo, utile ad alimentare la macchina dell’odio. Insomma, se vuoi odiare qualcunx che già odi non c’è niente di meglio di uno scandalo peso come base del tuo bias di conferma.
C’è da dire che ho anche letto una teoria del complotto secondo cui il marketing di Karma e il rebranding di Jojo sarebbero così over the top e martellanti proprio per insabbiare il fattaccio di XOMG POP!.
Secondo me non hanno nemmeno avuto bisogno di un cover-up, considerando quanto poco ce ne siamo fregatx della storia…. (la cultura del cancello è una chimera, un’invenzione della destra per dire che non si può più dire niente ^-^ sono pronto a morire su questa collina) (specialmente negli USA!!!)
Ma prima di passare al discorso Karma, vorrei aggiungere un’altro gossip veramente weird su Jojo: la relazione con Avery Cyrus.
Avery Cyrus è una tiktoker abbastanza famosa, che al tempo dell’inizio della relazione con Jojo aveva appena terminato la sua storia con Soph, un’altra tiktoker.
La relazione con Soph era stata molto pubblica e aveva sviluppato una fanbase notevole. Insomma, pare che lx followers si siano dimostratx molto tristi del loro breakup improvviso. Avery e Soph, tuttavia, hanno postato diversi video in cui sottolineavano il loro essere in buoni rapporti nonostante tutto.
Poco dopo questo avvenimento, vediamo pian piano comparire Avery nei contenuti social di Jojo, all’inizio in modalità “solo amiche”, poi come partner.
Appena le due si lasciano, scoppia il TOTALE drama, ovviamente su tiktok.
Sempre senza far nomi, ma citando specifiche situazioni che per motivi di dettagli e di timeline possono riferirsi quasi sempre solo alla loro relazione.
Jojo inizia a postare video in cui dice che la sua ultima partner l’ha usata per il clout e per le views, che si comportava in maniera diversa davanti alla camera ecc.
Avery posta due video con la caption “toxic relationship storytelling” in cui parla di questa relazione in cui la sua partner la odiava, le ha messo le corna con la sua ex, la faceva piangere ogni giorno, la prendeva in giro ecc.
L’unico dettaglio confermato riguarda il fatto che Avery dice di esser stata mollata via messggio vocale; Jojo conferma la cosa nella puntata di Call her daddy, aggiungendo le sue motivazioni (che hanno quasi abbastanza senso).
L’internet ha preso le parti di Avery, perché in quel momento Jojo non aveva una reputazione particolarmente positiva, essendo l’esatto periodo in cui si è messa a difendere Colleen Ballinger e compagnia bella.
Scopriamo di più su questa relazione con Avery e su quello che Jojo chiama “what the internet doesn’t see” (è fissata con questo concept) nell’intervista di Call her daddy.
Jojo racconta, sempre senza far nomi, ma hintando pesantemente verso Avery, di aver ricevuto un messaggio anonimo preoccupante a tal punto da aver allertato il suo security team, che ha scoperto la mittente e agito di conseguenza per vie legali. Jojo dice di esser uscita particolarmente traumatizzata dall’intera esperienza e di aver sviluppato dei trust issues a causa di essa. Inoltre, come conseguenza di questo avvenimento, chiunque inizi a frequentare semi-seriamente Jojo deve essere sottoposta ad un background check svolto dal suo team, per motivi, appunto, di sicurezza.
Riguardo questa faccenda non vi è stata nessuna risposta da Avery.
Insomma, QUESTO drama sembra finito, ma chissà…
IL REBRANDING
1. BAD GIRL ERA
Ogni child star ad un certo punto della propria carriera è semplicemente troppo grande per continuare a creare contenuti e performare in toni infantili, riferendosi ad un target infantile. Tra le numerose star che sono riuscite a transizionare dalla child era alla adult era troviamo quelle che sono riuscite a farlo in maniera graduale, come Olivia Rodrigo, Zendaya; e quelle che hanno deliberatamente scelto di fare un cambiamento radicale di grande impatto, come Miley Cyrus.
Miley Cyrus è l’ultima ad aver fatto il fantomatico botto con il rebranding da disney channel star a bad girl popstar, ma quando Jojo si paragona a lei ne esce inevitabilmente………mortificata???
Il motivo per cui il rebranding di Jojo è stato bollato come cringe e mal riuscito risiede principalmente nel fatto che non sembra affatto genuino. L’internet, quindi, si chiede quanto di questo cambiamento sia reale e quanto sia banalmente un PR stunt. E pure io me lo sono chiestx.
Il suo rebranding sembra in maniera troppo evidente una copia studiata a tavolino di quello di Miley, con l’unico problema che non stanno davvero permettendo a Jojo di fare l’effettivo CRESCERE??? Nella misura in cui le fanno fare delle marachelle tipo uscire da un sexy shop con una busta esageratamente piena e uno scontrino enorme in mano, assieme ad un enorme peluche a forma di pene, ma comunque non la fanno ESAGERARE, perché in una certa misura vogliono che cresca in una maniera che è ancora somewhat appropriate for children, in modo tale da trarre ancora un po’ di profitto da loro.
Le persone che questionano l’autenticità di questo rebranding è probabile, tuttavia, che si stiano ponendo le domande sbagliate, a mio avviso. Nel senso che mi chiedo banalmente se abbia senso pretendere autenticità da un personaggio che è studiato in termini di marketing da quando ha letteralmente 9 anni. Dunque, quello che ci stiamo chiedendo veramente non penso sia se Jojo è davvero quello che appare, o se sta davvero crescendo. Ci stiamo chiedendo: com’è possibile che il suo team di marketing le abbia permesso di fare delle cringiate simili, quando avrebbero potuto fare questo rebranding in maniera molto più efficicace/sensata?
E qui si apre un MONDO che scorporeremo più avanti; la mia ipotesi preferita: il cringe come strategia di marketing. Mischiata al caro vecchio metodo “any press is good press”.
Vi basti solo sapere, per ora, che l’intervista di Call her daddy conferma alcune delle mie intuizioni in merito.
Riguardo il rebranding, Jojo afferma di averne sempre desiderato uno come quello di Miley.
Quando l’intervistatrice le chiede se non fosse stato difficile per lei performare ancora canzoni per bambine e vestirsi in quel modo infantile a 18 anni, se non si fosse sentita in difficoltà per il fatto di non dimostrare la sua età nella sua carriera, lei risponde “I was more my age than anybody else was. Maybe phisically I looked eleven, but the job that I’m doing’s what a 30 years old does, so I’ve never cared. I was 16 years old going on a world tour.”. E di fatto, questo è stato uno dei momenti in cui ho messo davvero le cose in prospettiva. Uno dei momenti in cui ho capito che non si tratta di una “ragazzina scema” pilotata da un team di marketing incompetente; ho capito che il team è incompetente perché NON la sta pilotando. Insomma, è come se le stessero facendo fare quello che vuole. E pur essendo stata nell’industria da quando è piccola, quindi essendo perfettamente in grado di capire cosa fa views su tiktok, cosa attira l’attenzione, quello che manca, a mio avviso, è un pensare sul lungo periodo.
Di fatto, la sua strategia funziona sul breve periodo, stiamo tuttx parlando di lei e conosciamo benissimo la sua canzone; ma quanto durerà? E quanto di questo è odio, quanto è veramente fanbase?
E siccome le percentuali di odio che sta ricevendo sono alte, ho motivo di pensare che continuando con questa strategia a lungo andare smetterà di essere rilevante, e con lei la sua carriera.
Ripete più volte che, comunque, ”Love it or hate it, you’re watching it”…ma per quanto ancora staremo guardando?
2. KARMA
Sempre da Call her daddy, Jojo dichiara che le hanno pitchato la canzone Karma a 18 anni, ma che al tempo non se la sentiva di dire “I was a bad girl”, considerando che fino alla settimana prima era in tour a cantare “every girl is a supergirl”.
Dice di aver provato a cambiare il testo, provando a cantare “she was a bad girl” oppure “you were a bad girl”, ma non le suonava giusto. Decide, quindi, di tenerla da parte, pensando di riprenderla più in là. Nel 2022 le viene questa idea a detta sua GENIALE per il video di Karma (è la cosa più banale e non innovativa che io abbia mai visto) e decide che è arrivato il momento di fr uscire il pezzo per davvero.
E quindi….la cosa si fa.
Karma è stata prodotta da Rock Mafia e scritta da Antonina Armado. Il contenuto della canzone allude ad una sorta di payback karmatico per aver tradito una sua partner e moltx fans online hanno speculato che si riferisse alla sua relazione con Avery Cyrus e il presunto tradimento ai suoi danni con l’ex Kylie.
Non essendo stata scritta da Jojo, è chiaro che la canzone non fosse pensata originariamente per parlare di questo drama nello specifico; ma è possibile che Jojo abbia deciso di ammiccare nella direzione di esso come ennesima strategia, banalmente per far chiacchierare la gente su tiktok.
Dopo il release del pezzo iniziano ad uscire una serie di COSE online che fanno parlare ANCORA di più di Jojo.
La prima questione riguarda il fatto che, prima di dichiarare pubblicamente che la canzone le fosse stata pitchata (tra l’altro, si vocifera che sia stata pitchata a Miley nel 2011 e che lei l’abbia rifiutata, ma non è stato davvero confermato) l’internet pensava che l’avesse semplicemente rubata, dopo che è uscita fuori una precedente versione di Brit Smith.
TMZ (l’emissario del diavolo) ha chiarito la questione intervistando Jojo lettealmente in mezzo alla strada. Lei dichiara, legittimamente, che è così che funziona l’industria e che succede continuamente che le canzoni vengano scritte da qualcunx e poi pitchate a qualcun altrx.
Scrollando ho trovato un video (=il video ha trovato me) della creator allaboutliz che propone una riflessione a mio avviso molto sensata sulla faccenda. E cioè che Jojo effettivamente non ha mai dichiarato di aver scritto in prima persona la canzone; ha fatto allusioni riguardo della nuova musica che stava scrivendo, ma non ha mai detto di aver scritto Karma nello specifico. Insomma, come sempre ha molto senso fare delle ricerche sulla veridicità dei fatti prima di odiare qualcunx.
Ma anche, banalmente, se vogliamo odiare qualcunx che sia per i motivi giusti.
Con questa ondata di marketing cringe, tuttavia, ho la sensazione che stiamo odiando ancora una volta per i motivi sbagliati. Anzi, che stiamo odiando quello che ci vogliono far odiare, spazzando le vere cose problematiche sotto il tappeto. Ironicamente, ho sentito molto più odio rivolto a Jojo per il fatto di essere cringe che per il fatto di aver sfruttato una ragazzina disabile. E questo è…….problematico. Ma forse è anche l’esatto obiettivo della sua strategia di marketing????
Allaboutliz ipotizza che il marketing del cringe non stia veramente funzionando e che Columbia Records stia deliberatamente facendo andare tutto in malora perché vuole dissociarsi dai fattacci di XOMG POP! e vuole mollare Jojo piano piano; ma io non credo che la teoria stia in piedi.
Sempre perché, banalmente, nessunx si sta davvero filando i fattacci di XOMG POP!.
In ogni caso, sappiamo tuttx che canzone è e come fa l’ICONICO, inevadibile, balletto. Non mentiamoci. Abbiamo tuttx visto il NUOVO look finto ribelle, tra l’altro per niente on trend e in linea generale semplicemente noioso, alla kiss. Abbiamo sentito tuttx gli audio virali (dream guest on my podcast?!??!!?)(no one has made this dramatic of a change yet) e abbiamo visto il video in cui fa quell’underwhelming humping su una tipa su una spiaggia???nel nulla??? vabbe, ci siamo capitx.
Il succo è che NON SI SCAPPA!!!!
3. L’ALTRA “NUOVA CANZONE”
Giusto per aggiungere un’altra controversia, ci sono problemi anche con quella che la stessa Jojo ha leakato parzialmente sul tuo tiktok, definendola la sua prossima canzone. Quando esce il video, lx sux followers notano una CERTA somiglianza con una canzone della creator Emeline, di cui aveva postato una preview nel 2022.
E quando dico certa somiglianza intendo dire che è paro paro.
Siccome non si era nemmeno ancora chiarita la questione plagio intorno a Karma, l’internet è impazzito. Tuttavia, la stessa Emeline ha dichiarato di aver venduto la canzone alla sua etichetta, la quale deve aver venduto la canzone a Jojo; nonostante Emeline conferma di non esser stata avvisata della cosa.
Di fatto, quindi, è tutto ok; ma il fatto di aver basato il proprio rebranding su due canzoni che non sono nè originali nè scritte da lei, non aiuta di certo a conferire autenticità all’intera manovra e/o al suo nuovo personaggio.
Nè tantomeno è stata d’aiuto la sua dichiarazione delirante in cui dice di “aver inventato un nuovo genere chiamato gay pop”, considerando che:
A) non ha inventato nulla, perché il gay pop esiste dall’inizio dei tempi
B) i pezzi non sono suoi, quindi non ha manco inventato quelli
C) i pezzi sono…..meh
4. ODIO ONLINE - CRINGE
[I love the way it feels to be a hater :-)
something so sweet about thinking that I’m better :-)]
Quindi………stiamo odiando senza motivo? Sì e no.
Stiamo, come sempre, odiando come si odia su internet. Niente di strano, devo dire.
Tuttavia, in questo caso specifico, ho notato esserci un utilizzo ESTESO del concetto di CRINGE per giustificare questo odio nei confronti di Jojo.
E, sebbene non riuscirei a spiegare quello che provo guardando certi suoi video e certe sue dichiarazioni usando altri termini, mi chiedo quanto sia fair e cosa ci sia dietro il tirare in ballo questa categoria. Soprattutto, questa faccenda di Jojo capita perfettamente a fagiolo in un periodo della mia vita in cui mi sto facendo una serie di domande riguardo la categoria di cringe e la sua applicazione, soprattutto online.
Innanzitutto c’è da dire che il cringe si costruisce in maniera relazionale: una collettività decide cosa è cringe e cosa no, stabilisce i confini. L’ennesima cosa che nasce su internet, ma sconfina in maniera evidente nel reale.
I parametri secondo cui si definisce qualcosa cringe sono allo stesso tempo sia vaghi, non espliciti, che condivisi e riconosciuti da tutte le persone facenti parte di quella comunità. Il cringe, a mio avviso, è uno spettro: ci sono cose PALESEMENTE cringe, che si trovano all’estreno, e cose vagamente cringe. Insomma, la definizione è somewhat fluida??? Ma quando la sentenza HITTA è più o meno irreversibile.
Ho notato, tuttavia, che la maggior parte dei contenuti che vengono bollati come inequivocabilmente cringe sono soprattutto contenuti creati da persone neurodivergenti o con caratteristiche fuori dalla norma di diverso tipo.
La mia ipotesi è che la categoria di cringe venga utilizzata in modo massiccio per fare del bullismo vago in un periodo in cui non si può più fare troppo apertamente un certo tipo di shaming. Dichiarare che qualcosa è cringe ci toglie dalla responsabilità di spiegare perché è cringe, perché la parola è self-explanatory. In un certo senso, ci nascondiamo dietro questa categoria, perché ci permette di discriminare e sminuire senza esporci troppo. Inoltre, dimostrare di non essere cringe è l’ennesimo modo di affermarsi in una società che funziona per categorie binarie costruite sulla differenza.
Il cringe, di fatto, non aiuta nessuna delle cause politiche che fanno riferimento alle categorie marginalizzate, a chiunque evada dalla norma; perché reinforza quest’ultima in maniera evidente.
Tuttavia, nonostante questa analisi lucida della situazione, affermo con una certa serenità che i contenuti di Jojo mi fanno provare ESATTAMENTE la sensazione socialmente riconosciuta come cringe.
Che dire, contengo moltitudini ?????
Detto ciò, quando le viene chiesto cosa ne pensa della quantità enorme di odio che sta ricevendo online, Jojo risponde dicendo che quello che mette online, il suo personaggio, è UNA versione di sè, e che chi la conosce davvero sa qual è la sua vera personalità; che non è completamente diversa dal suo character, ma che lo contiene, pur contenendo altre versioni di sè che non mostra pubblicamente. Inoltre, proprio a causa della natura del suo lavoro, non è possibile per lei scinderlo effettivamente in maniera netta da quello che è il resto della sua vita. Quindi, si ritrova ad avere un certo livello di indifferenza riguardo l’odio che riceve online, proprio perché consapevole che quello è un personaggio; simile ma non totalmente corrispondente alla sua persona.
Allo stesso tempo, però, dichiara di aver ovviamente avuto delle reazioni emotive forti a certi commenti, specialmente quelli omofobi risalenti anche, ma non solo, al periodo in cui ha fatto coming out.
Quando in Call her daddy le viene chiesto perché secondo lei sta ricevendo così TANTO odio, risponde che secondo lei è semplicemente molto divertente odiare. Che lx haters comunque, in una certa misura, enjoyano lo stesso i suoi contenuti e dedicano tempo/energie ad essi.
Insomma, non si prende troppo sul serio; ma, allo stesso tempo, è convinta che la sua strategia di marketing stia funzionando in maniera brillante.
Anche quando lx haters la accusano di non essere competente nel suo lavoro, specialmente quando la accusano di non saper cantare (vedere video in cui canta traitor di olivia rodrigo in macchina…), risponde in maniera apparentemente molto lucida: “I will never claim to be a singer, but I will claim to be an artist. I’m giving the world art and they might not like it, they might hate it, but they’re enjoying it. And it’s become a bit of a guilty pleasure for everyone”.
Ora, io personalmente non avrei nessun problema ad ammettere che mi piace una cosa collettivamente bollata come cringe…tuttavia, in questo caso NON sto enjoyando la cosa in sè, ma sto enjoyando lo shitshow che c’è attorno. E va bene così.
Anche questo è intrattenimento.